Alla FAM di Agrigento le opere di Pino Pinelli irrompono con la forza della sua pittura analitica

Sino al 22 maggio la retrospettiva dell’artista catanese, i cui segni nello spazio tracciano una pittura che aggredisce la materia e la plasma a suo piacimento

di Gilda Sciortino

 

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Una pittura “migrante”, capace di uscire fuori dal quadro – impregnando il supporto, increspandolo, percorrendo pareti, scandendo spazi, seminando segni e traiettorie cromatiche – quella di Pino Pinelli, alla cui arte visionaria le Fabbriche Chiaramontane di Agrigento hanno voluto dedicare una ricca retrospettiva.

PINELLI, Pittura BL R G (2008), LGTTrademark è il titolo della mostra, curata da Marco Meneguzzo, che si inaugura alle 19 di sabato 19 marzo alle FAM, restando allestita sino al 22 maggio.

Trademark, dunque, come “marchio di fabbrica”, ovvero le forme e i “singoli colori puri” – gli stessi di Mondrian – che, nell’arco di quarant’anni, hanno reso celebre l’arte di Pinelli, protagonista della pittura analitica nata in Italia negli anni Settanta. Quindici le opere in mostra ad Agrigento, selezionate dalle collezioni di privati e gallerie e realizzate da Pinelli dal 1975 a oggi.

«Cosa sono i suoi segni, le sue disseminazioni, se non “pura pittura”? Basterebbe questa intuizione – scrive nel saggio critico in catalogo Meneguzzo, curatore per le FAM di altri importanti e inediti progetti di ricerca, come quello legato all’Astrattismo e all’Arte Concettuale in Sicilia – per riservargli un posto nella nostra storia dell’arte, se non altro come unico artista italiano a fare pittura senza quadro. La spiegazione di un mancato riconoscimento – o di un riconoscimento minore delle aspettative – può apparire quasi paradossale, dopo quanto è stato appena detto: l’opera di Pinelli appare talmente “naturale”, che il suo stato di “eccezionalità” è passato sotto silenzio. La sua è la “naturalità” delle grandi idee, delle grandi intuizioni, perché è semplice e perché apre un orizzonte sconfinato. Al suo lavoro come a quello di altri».

Non indifferente il fatto che gli sia stato di recente dedicato un “duetto”, Pino Pinelli in conversation with Lucio Fontana, all’Armory Show di New York.

Le FAM sono aperte al pubblico secondo i seguenti orari: martedì e mercoledì, solo dalle 16 alle 20; dal giovedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21. Saranno visitabili a Pasqua, ma non a Pasquetta.