L’Ospedale dei Bambini apre le porte alla musica

Al via un progetto che porterà gli allievi del Conservatorio di Palermo a contatto di pazienti e genitori

di Gilda Sciortino

 

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Prende il via lunedì 18 aprile, all’Ospedale dei Bambini, il “Laboratorio di musica per terapie” che, grazie alla partnership tra il Conservatorio di Palermo e il “Di Cristina”, vedrà gli allievi del “Vincenzo Bellini” intrattenere i piccoli degenti e le loro mamme, dando così il via a un progetto musicale volto a divertire e cantare, assieme ai bimbi, brani di tutto il mondo.

Ogni lunedì, dalle 16.30 alle 18, sino al 30 maggio, tamburelli, legnetti e djembe di origine africana invaderanno i reparti e le sale d’attesa del nosocomio palermitano, creando un clima assolutamente nuovo per questo luogo, pieno delle voci degli allievi di “Didattica della musica” del Bellini, guidate dal maestro Pietro Gizzi, docente di “Direzione e Concertazione di coro”.

«Canteranno per chi si troverà in ospedale – afferma Gizzi -. In pratica, ventitre voci si intrecceranno, fonderanno e alterneranno anche con quelle dei piccoli degenti e delle loro mamme. Sarà un ensemble unico, che porterà tanta gioia e serenità nei reparti».

L’avere scelto l’orario pomeridiano per l’inizio delle attività non è certo un caso, dal momento che si è deciso di farle cominciare quando, cessata la visita dei parenti, i piccoli ricoverati e le loro mamme rimangono da soli. Praticamente quando angosce, paure e sofferenza tendono prepotentemente a riaffiorare. È proprio allora che gli allievi del Conservatorio entreranno in scena assieme al maestro, intonando brani firmati dallo stesso Gizzi. Canteranno favole, anche di loro creazione, eseguendo canzoni di tutto il mondo: dai ritornelli e dalle melodie in contrappunto, sino ai canti della tradizione inglese, africana, araba, israeliana, australiana e italiana. Versi e musiche, dedicati all’infanzia e di facile apprendimento affinché i bimbi siano attivamente coinvolti nell’esperienza musicale. Il progetto ha un duplice obiettivo: offrire ai bambini e alle loro mamme un momento di distrazione e motivazione contro lo stress della condizione ospedaliera; dare agli allievi di “Didattica della musica” l’opportunità di fare un’inusuale esperienza musicale, socialmente e moralmente rilevante».

«Un’iniziativa veramente nobile dall’alto valore educativo – commentano dalla Cisl Sicilia – che si muove verso l’integrazione, l’inclusione, l’attenzione nei confronti dei più deboli e meno fortunati».