La Compagnia di Franco Scaldati torna dopo tanti anni nel giardino del San Saverio, all’Albergheria, cuore del centro storico di Palermo, luogo che ha ispirato alcuni fra i testi più belli di uno dei più profondi poeti e drammaturghi palermitani. Nei versi di “Sonno e sogni“, infatti, si condensa la poetica scaldatiana, le cui riflessioni e immagini nascono dalla contemplazione dell’Universo e delle manifestazioni della vita, ugualmente “meravigliose” se osservate senza sovrastrutture, senza giudizio e categoria alcuna.
“La Notte è tutta occhi” – lo spettacolo che andrà in scena alle 21.15 del 18, 19 e 20 giugno al Centro Sociale “San Saverio” (ex-monastero dell’Opera Pia, vicino alla chiesa del San Saverio), in via Avolio 2 – è uno studio che, a partire da questo testo, tenta di riproporre le suggestioni, ma anche il sentimento del confine labile fra realtà, stupore della realtà, finzione, visione, sogno, vita e morte.
«Nasce dall’idea di un teatro – spiega la regista Valeria Sara Lo Bue, che ne ha curato anche l’adattamento – dove la parola è musica e, poi, significante mezzo per esplorare l’esistenza; un teatro di incantamenti, nel quale l’attore è l’unico elemento imprescindibile che si consegna scoperto e fragile agli osservatori. I protagonisti appaiono, recitano, rievocano immagini, quindi poi scompaiono. Tutto è in penombra, nulla si manifesta a lungo, tutto emerge dal “tempo morto”: il tempo della creazione, dei poeti, degli artisti, il tempo lento delle percezioni e delle suggestioni».
In scena: Valentina Lo Duca, Sergio Beercock, Totò Pizzillo e Noa Di Venti. A segnare il ritmo, le musiche di Sergio Beercock e Noa Di Venti. I costumi e gli oggetti di scena sono di Loredana Grassi, il disegno delle luci di Gabriele Circo. “La notte è tutta occhi” è una produzione della Compagnia “Franco Scaldati”, in collaborazione con il Centro Sociale “San Saverio”.
Il costo del biglietto è di 10 euro. Per prenotare (è consigliato), chiamare al cell. 324.0507009 oppure scrivere a valeriasaralobue@gmail.com.
