Continuano gli appuntamenti delle Orestiadi di Gibellina. Venerdì 19 andrà in scena “La Grande Menzogna”, testo scritto e diretto da Claudio Fava con David Coco e sabato 20 luglio “Radio Argo”, di Igor Esposito, diretto e interpretato da Peppino Mazzotta.
Come ogni anno, le Orestiadi, il 19 luglio a Gibellina, ricordano Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta, attraverso il teatro. Quest’anno, nell’anniversario della strage di Via D’Amelio, lo faranno portando in scena “La Grande Menzogna”, di Claudio Fava, che firma anche la sua prima regia teatrale, con David Coco (ore 21.00), che sarà anticipato, alle 19.30, da “Parole di Legalità”, incontro in cui Lirio Abbate dialogherà con Rino Giacalone, evento organizzato in collaborazione con l’Associazione Terzo Tempo S.C.A.
“La Grande Menzogna” è il furto di verità che il paese ha subito sulla morte di Paolo Borsellino, ridotta ormai a un garbuglio di menzogne, finti testimoni, amnesie, sorrisi furbi, processi viziati, infiniti silenzi e sfacciate, sfacciatissime menzogne. Il testo non porta in scena la narrazione minuziosa del depistaggio, perché non vuole essere un’operazione di teatro pedagogico della memoria: è anzitutto un’invettiva. E protagonista ne è lui, Borsellino: raccontato non più – come cento volte si è fatto – nell’agonia e nella morte, ma nella condizione risolta di chi non c’è più. E vuol riepilogare le cose accadute, con il divertito distacco di chi è ormai oltre e altrove.
Sabato 20 luglio alle 21, ritorna a Gibellina “Radio Argo”, riscrittura contemporanea dell’Orestea di Igor Esposito, diretto e interpretato da Peppino Mazzotta (spettacolo che lo scorso anno al Cretto fu sospeso a causa di un maltempo improvviso). Una performance per voce e musica (musiche originali Massimo Cordovani, eseguite dal vivo con Mario Di Bonito), incentrata sull’opera teatrale Radio Argo, una riscrittura dell’Orestea, del poeta e drammaturgo Igor Esposito.
“Radio Argo – afferma Igor Esposito – è una compatta riscrittura dell’unica trilogia superstite della tragedia greca: l’Orestea. Le voci dei personaggi mettono in scena l’inconciliabile scontro tra la bestemmia malata del potere e il disperato canto di chi il potere rifugge, cercando, nel silenzio e nell’esilio, una redenzione o forse solo un punto di desiderio puro. Canto incarnato dall’anarchico gesto di Oreste che, dopo il terribile matricidio, rifiuta ogni consolazione “civile”, inverando, con la sua scelta, un verso dell’irriducibile poetessa russa, Marina Cvetaeva: “Al tuo mondo dissennato una sola risposta – il rifiuto”.
INFO e biglietti
Biglietti: Intero euro 15 – Ridotto euro 10,00 – Escluso diritti di prevendita
I biglietti sono acquistabili online sul sito www.fondazioneorestiadi.it e su Vivatiket.com
Info: www.fondazioneorestiadi.it – tel. 0924/67844