A Palermo il regista e gli attori di “Perfetti sconosciuti”

Paolo Genovese, Edoardo Leo e Marco Giallini impegnati nella promozione del film più visto in questo periodo, una commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento

di Valeria Lo Verde Morante

 

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La cena fra un gruppo di amici diventa un gioco al massacro grazie all’idea proposta dalla padrona di casa: lasciare i propri cellulari sul tavolo e condividere con gli altri tutti gli sms, le chiamate, le foto e i whatsapp ricevuti durante la serata. E’ questa la storia di Perfetti sconosciuti, il nuovo film di Paolo Genovese che affronta la questione della vita segreta che ognuno nasconde e lo fa attraverso un oggetto ormai indispensabile come il cellulare, definito dal regista “la scatola nera della nostra vita”.

Perfetti sconosciuti è uscito nelle sale l’11 febbraio ed è balzato in testa al botteghino, grazie alla vicenda narrata, che è immediatamente diventata oggetto di discussione e ad un cast corale e affiatato che riunisce alcuni fra i migliori attori italiani: Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak.

Marco Giallini_Edoardo Leo[1]Il regista e i due attori Marco Giallini ed Edoardo Leo, giovedì 18 febbraio hanno incontrato i giornalisti e, in serata, hanno salutato il pubblico presente nelle due sale palermitane, Arlecchino e Cityplex Metropolitan, che proiettano il film.

Perfetti sconosciuti ha avuto un successo immediato ed in tanti ne parlano. Ve lo aspettavate?
“È vero, ha fatto dei numeri inaspettati – racconta Paolo Genovese – ma soprattutto mi hanno sorpreso il calore del pubblico ed i tanti messaggi che ho ricevuto. Probabilmente il film ha toccato un tema forte e profondo, con il quale non ci siamo ancora confrontati, non abbiamo preso coscienza di quanto questo oggetto stia stravolgendo la nostra vita. Un film come questo porta necessariamente a volerne parlare, a confrontarsi con gli altri, a chiedere “tu lo faresti?” o ad immaginare cosa succederebbe nella propria coppia e questo ha innescato molta curiosità anche fra chi non l’ha visto. Però non è un film sull’oggetto, è un film sulle persone, una sorta di chiave di riflessione, perché anche cinquant’anni fa c’era il problema di quanto poco conosciamo chi ci sta accanto, solo che oggi probabilmente può essere raccontato attraverso un oggetto”.

Anna Foglietta_Edoardo Leo_Kasia SmutniakE’ una commedia, ma è anche un film molto amaro.
“Moltissimo – afferma Edoardo Leo – quando ho letto il copione sinceramente l’ho visto proprio tragico, mi è sembrato troppo cattivo che succedesse a tutte le coppie, che non si salvasse proprio nessuno. Io non credo che parlare di vita segreta significhi solo cose inconfessabili o torbide, nei nostri pensieri segreti a volte ci può essere l’affetto per una persona, che magari non abbiamo il coraggio di mostrare, una difficoltà di comunicazione in famiglia, insomma la vita segreta non è solo peccato”.

Il finale ha sorpreso ed ha avuto differenti interpretazioni. Perché ha scelto di concludere così il film?
“Ho trovato molto bello che non ci sia un’unica chiave di lettura – afferma il regista – che ciascuno possa vederci anche qualcosa di diverso. Il finale è quello su cui si sono create più discussioni perché c’è chi lo interpreta come un lieto fine e chi invece come un finale amaro; secondo me è molto peggio così, ma è un finale che ciascuno legge in base alla propria esperienza, come sei, come hai vissuto, cosa ti è capitato”.

Il fatto che alcuni di voi avessero lavorato già insieme o fossero già amici in che maniera ha influito durante le riprese?
“Non è stato fondamentale – aggiunge Genovese – però è ovvio che se c’è una conoscenza comune precedente si bruciano le tappe, non si arriva sul set dicendo piacere e dovendosi scrutare o conoscere, questo ci ha permesso di scaldarci subito e ci ha facilitato molto nella prima parte. Era un set difficile perché quando metti sette professionisti intorno a un tavolo con altri professionisti c’è un po’ di ansia da prestazione, non è una condizione semplice e all’inizio il fatto che alcuni si conoscessero ha aiutato perché abbiamo cominciato subito a scherzare e l’atmosfera era piacevole”.

PerfettiSconosciuti_a4L’intera vicenda si svolge nell’arco di una cena e avete raccontato di qualche difficoltà col cibo. Volete spiegarci meglio?
“In realtà in questo film si mangia tanto e abbiamo mangiato davvero – raccontano Marco Giallini ed Edoardo Leo – ad esempio ci è sembrato di mangiare gnocchi per settimane, era la prima pietanza, venivano cucinati ogni giorno e lo scenografo li riposizionava nel piatto allo stesso modo in cui erano messi il giorno precedente. Facevamo la pausa pranzo, ritornavamo a girare e paradossalmente ricominciavamo a mangiare. Inoltre quello che bevevamo ovviarmente non era vino, era succo di mirtilli, e non è bello mangiare gnocchi e succo di mirtilli ogni giorno per tutto quel tempo”.

L’eclissi ha un ruolo fondamentale, come ti è venuta in mente?
“Mentre ci apprestavamo a girare abbiamo scoperto che in quel periodo ci sarebbe stata questa eclissi e ne abbiamo approfittato – spiega Genovese – ma non l’ho messa lì a caso, ha un senso e mi piaceva abbinare un film sui segreti a un fenomeno come l’eclissi che di fatto è qualcosa che “nasconde”. E poi colpisce l’immaginario, mi sono accorto che affascina un po’ tutti. La “nostra” in parte è vera, nel senso che quando c’è stata l’abbiamo filmata, mentre alcune cose sono state realizzate in post produzione”.

Sta riscuotendo grande successo anche il brano omonimo legato al film, cantato da Fiorella Mannoia. Come è nata questa collaborazione?
“Mi piace molto la musica italiana – conclude il regista – e mi piace che qualcuno possa scrivere musica e parole dando un’interpretazione sul mio film. Era già accaduto con Alex Britti, con Daniele Silvestri e poi con Francesco de Gregori. A Fiorella Mannoia ho fatto leggere il copione, mi ha detto vediamo se mi viene un’idea e dopo due settimane è arrivata con la canzone. Fra l’altro ha dimostrato di essersi molto affezionata a questo brano e potrebbe anche inserirlo nel suo prossimo cd”.