Donne che leggono le donne nella nuova “Casa delle Culture”

Un progetto della Navarra Editore per indagare la complessità del reale attraverso uno sguardo nuovo e più libero

di Gilda Sciortino

 

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Mancano ormai pochi giorni al consueto appuntamento con la “Giornata Internazionale della Donna” che, a dispetto di quanti credono sia l’occasione per godersi cene dal costo lievitato per l’occasione, tristi spogliarelli maschili e fiumi di alcool buoni solo a obnubilare le menti, andrebbe ricordata per le innumerevoli conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ancora oggi in tutto il mondo oggetto di discriminazioni e violenze di ogni genere.

Quando, poi, si tenta di ricondurre a un evento specifico questa ricorrenza, si pensa subito all’incendio accaduto alla Cotton di New York, industria tessile nella quale – i libri ci dicono – morirono numerose operaie. E’ questo, però, proprio il caso in cui andrebbe usato il condizionale perché sembra proprio che questa tragedia non sia mai accaduta, mentre invece risulta reale l’incendio in altra fabbrica tessile della città, avvenuto nel 1911, dove morirono in 146, tra cui molte donne.

Proprio per fare tutto il possibile affinché, negli anni a venire, alla memoria non debbano appartenere solo gli audaci striptease che infiammano gli animi di molte esponenti del gentil sesso, c’è una frangia di società civile che fortunatamente si anima con eventi e appuntamenti dal calibro diversamente sociale.

Ecco, quindi, che dalla Navarra editore giunge una nuova iniziativa. Si tratta della “Casa delle Culture”, luogo dinamico di incontro e riflessione collettiva, strumento d’indagine sulla complessità del reale, con un programma di incontri a tema, reading, laboratori, arti visive e dibattiti, che si svolgeranno il primo e il secondo giovedì di ogni mese in via Maletto 4, sede della stessa casa editrice.

Si parte alle 19 di giovedì 3 marzo con “Donne leggono donne”, reading insolito in cui, tutte le donne che lo desiderano, potranno leggere brani o poesie di altre donne. Chi lo vorrà, potrà prestare la propria voce ad altre donne, lasciando che le parole di poetesse e scrittrici, contemporanee o di un passato anche lontanissimo, giungano al pubblico in un simbolico atto di appartenenza che accomuni e identifichi, componendo un passaggio di testimone da una voce femminile all’altra. Un passaggio di testimone da una voce femminile all’altra, da voce a voce, fino a farne un coro.

Partendo dall’idea che la casa reca in sé l’idea di chiusura, di privato, ma anche di un luogo che accoglie, in cui tutti trovino cittadinanza e in cui sentirsi pienamente liberi, la direzione che si vuole in questo caso prendere è proprio quella di muoversi all’interno di un posto in cui mettersi all’ascolto di tutti quei segnali che sono spie di cambiamento e “movimento” culturale.

«La Casa delle Culture – spiega l’editore, Ottavio Navarra – sarà un luogo aperto di discussione e confronto, in grado di intercettare le domande, spesso inquiete, che la nostra società pone. La velocità e i cambiamenti che hanno caratterizzato l’ultimo scorcio dello scorso millennio sono ancora in atto; siamo immersi in un processo di mutamenti spesso repentini. Occorrono, quindi, strumenti nuovi di decodifica della società in grado di volgere lo sguardo al passato come atto necessario per comprendere la complessità del presente».

Ad aprire la serata, presentando il progetto, saranno Ottavio Navarra e Serafina Ignoto, mentre Marina Finettino curerà una breve introduzione sulla poesia al femminile. Poi, via libera all’ascolto, ai commenti e alle parole che nasceranno dalle letture, con un buon bicchiere di vino e qualcosa da sgranocchiare per scaldare l’atmosfera.

Alla prima serata della “Casa delle Culture” hanno dato al momento la loro adesione: Stefania Galatolo, Rosa Burgio, Elvira Dragonia Vernengo, Adriana Strazzera, Noemi De Lisi, Maria Giovanna Sciascia, Donatella Corleo, Maria Antonietta Sansalone, Lascia Che sia Poesia, Caterina Spina e Cristina Alga, Valentina Frinchi, Aurora Angileri e Carola Arezzo, Alessia Franco, Romina Vivona, Francesca Montalbano, Cinzia Ajello, Marisa Guagliardito, Anna Maria Orlando e Serena Valenti, Franca Alaimo, Patrizia Sardisco, Rosamaria Carini, Adele Musso, Palma Civello, Daita Martinez e Delia Altavilla.

Per segnalare la propria presenza, bisogna inviare una mail a serafina@navarraeditore.it o chiamarla al cell. 347.5043955. Per maggiori informazioni sulle future attività, la si può contattare anche al tel. 091.6119342.