L’Italia candida la pizza a patrimonio dell’Unesco

L’arte dei pizzaioli napoletani candidata a patrimonio culturale immateriale dell’umanità

di Valeria Lo Verde Morante

 

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La commissione nazionale italiana per l’Unesco ha deciso di candidare la pizza napoletana a patrimonio mondiale dell’umanità.

Grazie a questa candidatura, proposta da Coldiretti e dal Ministero dell’Agricoltura, insieme ai ministeri degli Esteri, dell’Ambiente e dell’Economia, che sarà ufficializzata alla sede Unesco a Parigi, inizierà un lungo e complesso negoziato che coinvolgerà oltre 150 Paesi.

La pizza napoletana è l’unica candidata italiana di quest’anno nella lista dell’Unesco, ciò esprime la precisa volontà di tutelare un prodotto che è un simbolo dell’identità nazionale conosciuto in tutto il mondo, oltre a rappresentare la nostra cultura e l’alta qualità della gastronomia italiana.

Proprio perché conosciuto in tutto il mondo la pizza è anche un prodotto molto imitato e questo riconoscimento, oltre a proseguire nelle iniziative di valorizzazione del Made in Italy, avrebbe anche l’obiettivo di evitare il rischio contraffazioni. Basti pensare che in America, dove il consumo di pizza per ogni abitante è superiore che nel nostro paese, era stata annunciata la candidatura della “pizza american-style” che, di fatto, esiste da oltre cento anni.

Questa candidatura esprime la precisa volontà di tutelare un prodotto che è un simbolo dell’identità nazionale conosciuto in tutto il mondo, oltre a rappresentare la nostra cultura e l’alta qualità della gastronomia italiana.

In Italia si sfornano almeno 5 milioni di pizze l’anno che generano un business di circa 10 miliardi di euro e danno lavoro a tantissime persone. Oltre ai pizzaioli, infatti, bisogna considerare tutto il personale delle pizzerie, dei vari locali dove si consuma la pizza, nonché dei servizi di asporto e domicilio.

La pizza, inoltre, ha contribuito a promuovere l’immagine dell’Italia in ogni parte del mondo e pertanto meriterebbe di vedere riconosciute ufficialmente le proprie origini, anche diventando Patrimonio Mondiale dell’umanità.