Non tutti possono permettersi di usufruire di un impianto eolico, che in realtà serve a produrre energia su larga scala. Diversamente, è possibile realizzare delle strutture più piccole per approvvigionamenti più modesti, come per un appartamento o un sito industriale. In questi casi si parla di mini-eolico (ma esiste perfino il micro-eolico), ed è un settore che merita attenzione.
Negli ultimi tempi le installazioni del genere si vedono maggiormente nell’Europa dell’Est, oppure in Russia. Ma sono i Paesi della Scandinavia a costituire il mercato più interessante. Infatti, è un fatto che lì di venti che soffiano ce ne sono in gran quantità. Pure a nord della Germania tali apparecchi hanno proliferato, mentre pare che in Spagna il periodo di crescita si sia già arrestato. Poi ci sono, ed è abbastanza sorprendente, l’Africa meridionale e il Brasile.
Perlopiù si tratta di pale sistemate con discrezione sui tetti. Potrebbe apparire la soluzione più scontata, ma non lo è: non tutti gli edifici – tranne quelli recenti – sono concepiti per ospitare delle turbine, per quanto ridotte. Se proprio ci si vuol provare, bisogna fare dei test, costosi e lunghi. Certo, magari alla fine, facendo un po’ di conti, conviene: dopo qualche anno si va in pari e si comincia a risparmiare considerevolmente.