Debutterà in prima nazionale mercoledì 6 luglio alle 21.00 nel Teatro San Simone, “Odissea a/r”, l’ultimo lavoro di Emma Dante, incentrato sul viaggio di Telemaco alla ricerca del padre e sul ritorno a Itaca di Odisseo.
In pochi giorni lo spettacolo ha raggiunto il tutto esaurito: tutti i biglietti disponibili per le cinque recite previste dal 6 al 10 luglio, sono stati venduti in prevendita, tanto che il Festival, d’accordo col Teatro Biondo di Palermo diretto da Roberto Alajmo, che produce lo spettacolo, ha programmato altre due recite straordinarie per soddisfare la grande richiesta del pubblico.
Odissea a/r, liberamente tratto dal poema di Omero, è stato scritto e diretto dalla regista palermitana per i 23 allievi della “Scuola dei mestieri dello spettacolo” del Teatro Biondo di Palermo, che hanno appena concluso il biennio formativo e sono tutti in scena: Manuela Boncaldo, Sara Calvario, Toty Cannova, Silvia Casamassima, Domenico Ciaramitaro, Mariagiulia Colace, Francesco Cusumano, Federica D’Amore, Clara De Rose, Bruno Di Chiara, Silvia Di Giovanna, Giuseppe Di Raffaele, Marta Franceschelli, Salvatore Galati, Alessandro Ienzi, Francesca Laviosa, Nunzia Lo Presti, Alessandra Pace, Vittorio Pissacroia, Lorenzo Randazzo, Simona Sciarabba, Giuditta Vasile, Claudio Zappalà.
A loro si aggiunge l’amichevole partecipazione di Rocco, attore a quattro zampe.
Gli elementi scenici e costumi dello spettacolo sono della stessa Emma Dante, le luci di Cristian Zucaro, il suono di Gabriele Gugliara, mentre Sandro Maria Campagna ha collaborato alle coreografie.
Ricco di musiche e canzoni, scritte da Serena Ganci e da Bruno Di Chiara, di danze e invenzioni sceniche, che gli attori realizzano a vista, l’Odissea di Emma Dante è una fiaba ironica e movimentata, che offre una lettura inedita, divertente, dissacrante e allo stesso tempo fedele del poema di Omero.
«Odissea è il viaggio che ogni essere umano fa nel corso della vita – spiega Emma Dante – è il poema che ci ha permesso di interrogarci sui percorsi che segnano il destino, dove il motore di tutto è il movimento verso la propria origine. Dall’incontro con figure umane e sovrumane, ninfe e mostri, pretendenti e mendicanti è nato uno spettacolo ricco di evocazioni fantastiche legate al mito ma anche di riflessioni sulla condizione dell’uomo-eroe, che si dimostra piccolo e bugiardo. Dopo avere errato vent’anni, Odisseo torna a Itaca e l’incontro tra il padre e il figlio ci permette di assistere all’umanizzazione del mito. Di Odisseo, Penelope e Telemaco scopriremo i lati più teneri e fragili, i loro difetti, le loro imperfezioni. Una madre e un figlio hanno aspettato a lungo il ritorno del mito e, durante l’attesa, hanno cambiato la propria natura».
Lo spettacolo inaugurerà la stagione 2016-2017 del Teatro Biondo di Palermo.