Si celebrerà dal 10 al 14 luglio, calpestando il percorso arabo-normanno, il 392° Festino di Santa Rosalia, Patrona di Palermo, il cui tema conduttore sarà l’integrazione e l’accoglienza. Sarà, inoltre dedicato a Giuseppe Pitrè, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte.
Per il secondo anno consecutivo, il direttore artistico della festa più amata e da sempre particolarmente seguita anche da chi non vive a Palermo è Lollo Franco, per il quale contano sempre e solo la città e i cittadini. Ringraziando, nel corso della presentazione alla stampa del programma, “Don Corrado e l’amministrazione comunale”, ha ribadito che si celebra la continuità con quello organizzato lo scorso anno: «Il Festino di Santa Rosalia appartiene alla città. Ai palermitani. La scorsa edizione, organizzata da noi in tempi record con grande impegno e sacrificio, non ha deluso le aspettative dei miei concittadini. Quest’anno cercheremo – e stiamo lavorando alacremente perché ciò sia una certezza – di non essere da meno e di dare alla città un Festino spettacolare dove la tradizione incontra l’innovazione, in un equilibrio del tutto sinergico. Uno degli elementi tematici fondamentali di questa edizione è anche la valorizzazione del percorso arabo-normanno riconosciuto dall’Unesco, patrimonio mondiale per l’umanità. Tutto ciò sposa la mia storia di artista, indirizzata da sempre a dare lustro e a promuovere il teatro popolare e la ricerca delle tradizioni».
Non c’è, poi, dubbio che ogni anno l’intera città si chiede come sarà e cosa porterà il Festino che si appresta a celebrarsi.
«Come per ogni edizione – dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – il Festino è una sorta di specchio per chiedersi cosa facciamo e dove andiamo. L’aver dedicato questa edizione a Giuseppe Pitrè è un richiamo alla nostra identità, fonte di dialogo ma a volte anche di perversione. L’identità va vissuta come occasione di incontro e non certo di scontro, con quella dedizione che ci vede tutti impegnati nell’accoglienza dei turisti, ma anche e soprattutto dei migranti. Importante, poi, aver recuperato con l’impegno di tutti, a conferma dell’amore per questa città, l’accesso al Santuario di Monte Pellegrino dopo gli incendi».
Si è, inoltre, già con la predisposizione d’animo di cominciare a lavorare per la prossima edizione, sin dal giorno successivo alla fine dei festeggiamenti.
«Quest’anno – commenta l’assessore alla Cultura, Andrea Cusumano – abbiamo inserito una clausola per la stipula di gemellaggi con altre città nel mondo devote alla Santa. A Palermo, infatti, arriverà una delegazione della città colombiana di Palermo, di cui un artista ha realizzato il bozzetto della statua, dando in tal modo al Festino una dimensione internazionale».
Ma cosa dire del grande protagonista di ogni anno, il Carro di Santa Rosalia, specchio di questa città che lo utilizza per fare memoria della propria identità culturale e religiosa?
Attingerà alla tradizione di ciò che fu, recuperando la sua impostazione simmetrica e verticale tipicamente barocca, dando la possibilità alla statua di Santa Rosalia di fare un’apparitione sanctorum sorprendente. Ispirato al carro del Pitrè per il suo sviluppo in altezza (più di 10 metri), sarà ricco di decori e caratterizzato da una struttura modulare formata da più elementi, esposti nei giorni antecedenti al Festino in alcune piazze del percorso arabo-normanni, per poi essere trasportati al piano di Palazzo Reale ed essere assemblati in sovrapposizione.
Si è, inoltre, creata una nuova struttura che, partendo dal carro-madre – svuotato di ogni elemento interno ed esterno -, è stata scenografata con nuovi materiali e arricchita di nuove costruzioni ed elementi. In cima, la statua della Santuzza: è stata pensata e disegnata nella sua massima sintesi, mantenendo riferimenti iconografici figurativi, ma restituendole la sua umanità in una postura di accoglienza misericordiosa e affettuosa che rinuncia al proprio simbolismo per lasciare libere le mani e le braccia e idealmente accogliere Palermo e i palermitani.
Tanti gli eventi che contraddistingueranno questa edizione del Festino. Si parte domenica 10 a Villa Garibaldi dove, alle 18.30, andrà in scena “Il profumo della Rosa Eremita”, spettacolo di animazione per bambini sulla storia di Santa Rosalia.
Alle 19.30, sul piano della Cattedrale, ecco il Concerto del Complesso Bandistico – Cav. M. Cascino – Città di Palermo di Gaetano Bonadonna.
Alle 21.30 a Piazza Bologni – “VIVA SANTA ROSALIA“, storia di Santa Rosalia e dei Triunfi per la regia di Lollo Franco – Compagnia Putia d’Arte Malvina Franco. Con: Gino Carista, Caterina Salemi, Nicola Franco, Gabriele Clemente, Giulia Cutrona, Virginia Bianco, Angela Misuraca, Sabrina Pecoraro, Sonia Fleres, Alessia Greco, Emanuela Bianco, Vittoria Ciraulo. Musicisti: Simone Ciappa, Ninni Porcaro, Clara Porcaro e Angela Laurannino.
Il programma di lunedì 11 si apre alle 17 nella Chiesa della Martorana con una lectio magistralis del prof. Antonino Buttitta – “La tradizione materiale”, andando “Sulle orme di Pitrè” . Alle 17.30, sempre alla Martorana, “STUPUR MUNDI“, concerto di musica, canto e parola, “La poetica arabo-normanna”, con Letizia Colajanni (soprano), Consuelo Lupo (attrice), Michele Piccione (percussioni), Nicolò Renna (chitarra) e Francesco Pusateri (violoncello).
Alle 17 di martedì 12, a Palazzo dei Normanni, si potrà partecipare al tour guidato del Percorso Arabo Normanno – Patrimonio Unesco, fra alcuni dei principali siti arabo-normanni della città. Ovviamente, senza tralasciare la storia di Santa Rosalia, appartenente alla nobile famiglia dei Sinibaldi, legata alla corte normanna nel XII secolo.
Alle 21.30, a piazza Pretoria, concerto del Coro del Coro delle Voci Bianche del Conservatorio “Vincenzo Bellini”, diretto dal maestro Antonio Sottile. Al pianoforte, il maestro Antonino Fiorino. A fare da scenario fantastico del tutto, l’illuminazione artistica della fontana e i video mapping sulle facciate della Chiesa di Santa Caterina.
Alle 20.30, a piazza Marina, sarà proiettato il documentario “La Camera delle Meraviglie” per raccontare visivamente un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato. È nel cuore di via Porta di Castro, infatti, che una stanza da Mille e una notte racconta, silenziosa, una storia fatta di simboli e rituali magici. Nell’appartamento di Valeria Giarrusso e Giuseppe Cadili, a pochi passi dal popolare mercato di Ballarò, che si trova questa misteriosa camera che sta facendo discutere studiosi di varie parti del mondo. E della quale il documentario parlerà.
Mercoledì 13, alle 18, parte la prima edizione del “Palio di Santa Rosalia dei Quattro Mandamenti”, organizzata da ACSI – Delegazione Area Metropolitana Sicilia Occidentale. Una manifestazione, che si ispira alle antiche corse podistiche organizzate durante i momenti di festa cittadini. Gli atleti si affronteranno al Cassaro, lungo l’asse Piazza Vittoria-Piazza Bologni, con la linea di partenza e arrivo ubicata davanti alla Cattedrale, percorrendo più volte circa 1500 m. Ogni squadra rappresenterà uno dei 4 mandamenti cittadini e al vincitore verrà assegnato un Palio che verrà conservato a Palazzo delle Aquile. Agli ultimi 4 atleti che si contenderanno la vittoria finale, verranno assegnate delle targhe.
A Palazzo Asmundo, invece, alle 18, Teatro dei Pupi Siciliani a cura della Famiglia Argento. Atteso il concerto, in programma alle 20.30 a Piazza Bellini, dei KAIORDA, grazie ai quali la musica popolare s’intreccia con le melodie di echi barocchi e con le sonorità arabeggianti. Le ricerche di Giuseppe Pitrè riguardo ai canti popolari sono fonte di ispirazione per i KAIORDA, che evocando folklore e tradizioni popolari e faranno rivivere i canti, le feste e i proverbi siciliani
Tra gli altri appuntamenti in programma e da segnalare: a Palazzo Bonocore, piazza Pretoria, dal 10 al 15 luglio, mostra “I Food: Cibo e Feste in Sicilia”. Un’esposizione che è un vero e proprio viaggio tra pratiche, espressioni, rappresentazioni e saperi alimentari connessi alle ritualità e alle feste più importanti del calendario cerimoniale siciliano. Nella Cripta della “Chiesa di S. Orsola”, in via Maqueda, dal 10 al 17 luglio si potrà visitare “U Viaggiu a Santa Rusulia” di Antonio Giannusa. Si tratta di un’esposizione che percorre, attraverso il simbolico pellegrinaggio al Santuario di Monte Pellegrino, il viaggio nel Mediterraneo come raggiungimento della meta prefissata. Le opere presenti in esposizione sono delle istallazioni multisensoriali contestualizzate in questo suggestivo spazio, che fanno immergere il visitatore nella dimensione di questo impervio sentiero, rendendo esso stesso protagonista dell’opera.
Insomma, come si può ben capire, un ricco calendario di eventi, pensati per fare vivere la tradizionale festa devozionale dei palermitani come occasione per respirare cultura e arte a 360°. Un’opportunità in più per ritrovare la città e i suoi abitanti nei luoghi simbolo, quelli frequentati ma anche quelli più nascosti del territorio, nei quali si cela e custodisce la vera storia e le tradizioni della nostra terra. Ulteriori informazioni sul sito http://www.festinodisantarosaliapalermo.it/392/