Rita Dalla Chiesa, una donna dal cuore aperto e solidale

Questa sera ritirerà il premio “Universo Donna”, conferitole dall’Accademia di Sicilia per avere sempre saputo essere donna, madre e amica, attenta e sensibile al sociale

di Gilda Sciortino

 

Condividi su:

La prima impressione è quella di una persona disponibile, pronta ad aprirsi e a raccontare di sè, ma si sa le prime impressioni possono essere smentite subito dopo da un carattere un po’ spigoloso, celato dietro quello che sembra un sorriso sincero e che invece è solo di convenienza. In questo caso, quello splendido sorriso che da sempre contraddistingue Rita Dalla Chiesa, è proprio solo un anticipo del mondo di delicatezza, armonia e bellezza interiore che coincidono perfettamente con l’aspetto, tanto delicato e soave come il suo porgersi con grazie a attenzione a chiunque incroci la sua strada.

con-la-targa-premio--x-webIncontrarla il giorno prima del riconoscimento del premio “Universo Donna” che l’Accademia di Sicilia organizza per il 18° anno consecutivo, è veramente un’esperienza umana. E’ del resto in linea con quanto il presidente della stessa Accademia, Tony Marotta, in assoluta controtendenza rispetto alle altre iniziative, vuole da sempre fare, celebrando la donna con un Gran Gala, una serata di festa, di spettacolo, che premia donne speciali.

Un evento dedicato all’universo femminile, ai suoi valori, all’importanza che la donna ha nella famiglia e nella società, ai mille ruoli che riesce a ricoprire, a tutto quello che riesce a fare, a dare, a trasmettere, a cominciare dall’amore che ispira ogni suo atto. Un riconoscimento che viene conferito a donne che hanno mostrato di sapere eccellere in campo artistico o professionale, sociale, politico o umanitario, però senza mai sottovalutare la prioritaria importanza della famiglia, riuscendo mirabilmente a essere mogli, madri, figlie, sorelle perfette oltre che artiste o professioniste affermate. Rita Dalla Chiesa incarna tutto questo, essendo donna di spettacolo, ma anche donna dedita alla famiglia, attenta a entrare in punta di piedi nelle case degli italiani attraverso il potente mezzo televisivo.

Un riconoscimento che viene conferito a donne che hanno mostrato di sapere eccellere in campo artistico o professionale, sociale, politico o umanitario, però senza mai sottovalutare la prioritaria importanza della famiglia, riuscendo mirabilmente a essere mogli, madri, figlie, sorelle perfette oltre che artiste o professioniste affermate

Un premio importante, quello che andrà a ritirare questa sera, che dà il senso di come e perché si può essere oggi donne?
«Per me è sempre stato più importante avere un ruolo sociale più che essere considerata donna di spettacolo, mondo del quale non mi sento di far parte. Io sono una giornalista e, anche quando conducevo i miei programmi, mi sono sempre preoccupata di questioni sociali, cosa che mi interessa più di tutte. Non ho, però, mai pensato alla differenza tra uomini e donne, nel senso che per me si deve parlare di persone, di sensibilità, di umanità. Senza umanità, poi, non può esistere genio o talento perché le persone che fanno il mio lavoro sono sotto gli occhi di tutti. Devi essere in grado di leggere la situazione sociale nella quale ti muovi, per poi regolarti di conseguenza, senza mai alzare i toni, la voce e cercando di mischiarti a tutti, perché non sei una persona diversa, fai solo un lavoro diverso. Grazie alle persone che ti seguono e ti amano, puoi avere qualcosa in più nella tua vita. Parlare, poi, a nome degli altri ti dà la possibilità di fare tanto. Ecco perché, quando qualcuno mi chiede un autografo, quando mi scrive o mi sollecita qualcosa, rispondo a tutti. Non è, però, lo stesso per molti e questo mi dispiace».

Rita-Dalla-Chiesa-con-Gilda---x-webLa solarità che le si legge negli occhi e sul volto è anche quella della sua amata Mondello, dove ha voluto acquistare una casa.
«Era il mio sogno da bambina avere una casetta a Mondello, il luogo in cui venivo da ragazzina con mio nonno. Quando ci portava al mare, io mi giravo sempre verso Mondello paese e dicevo che un giorno avrei voluto vivere qui. Sono passati tanti anni, nessuno ci credeva, nessuno pensava che l’avrei fatto, dopo quello che è successo. Pensi che non vado a Parma dove mio padre è sepolto, mentre invece vengo a Palermo perché qui lo ricordo vivo. Lo faccio anche per farlo continuare a ricordare ai siciliani, in quanto ritengo che la memoria sia estremamente importante. Lui non c’è più, ci sono i suoi figli e io in particolare, che amo la Sicilia in modo viscerale sin da quando ero piccola. Dico a tutti che non si può penalizzare questa terra per un gruppo di persone. Se la pensassi diversamente, non dovrei neanche vivere a Roma dove si fa una politica becera».

Ma ha accettato la candidatura a sindaco di Roma.
«Mi hanno candidata, cosa molto diversa, ma mi sono ritirata dopo un giorno. Ho ringraziato tutti, la politica mi piace molto, ma mi avevano scelto non tanto poiché in possesso delle capacità politiche necessarie ma perché sono una persona pulita che non si è mai sporcata con la politica. Quando ho realizzato, sono stata pervasa dal senso del ridicolo, perché penso che ognuno debba fare il proprio lavoro. In questo caso, c’è chi lo sa fare meglio di me».

Era il mio sogno da bambina avere una casetta a Mondello, il luogo in cui venivo da ragazzina con mio nonno. Quando ci portava al mare, io mi giravo sempre verso Mondello paese e dicevo che un giorno avrei voluto vivere qui

In cosa la potremo vedere ben presto?
«Non so. Dopo tanti anni sono andata via da Forum, sono andata via da Cairo, c’era qualcosa in me che voleva cambiare. Il mio lavoro mi continua a piacere moltissimo, ma non so ancora che strada prenderò. Potrei andare a rompere le scatole a tanti amici importanti che conosco, ma non mi va perché la mia vita di oggi è andare a prendere mio nipote al calcetto, ma è anche poter venire a Mondello come e quando voglio. La verità è che sto cercando alternative che non hanno nulla a che fare con lo spettacolo».

Rita-Dalla-Chiesa-con-due---x-webPer non parlare del suo amore per gli animali che, in qualunque programma lei facesse, è sempre emerso forte.
«Per esempio, Mondello è piena di cani. Volevo portare con me i miei tre meticcetti ma ho avuto paura perchè qui sono tutti liberi, mentre i miei camminano al guinzaglio. Mi fa, però, felice vedere la gente che li tratta bene, li nutre, li coccola. Un po’ come fanno in Grecia, dove ogni condominio adotta un cane e tutti si occupano di lui, portandogli da mangiare e mettendogli un nastrino di appartenenza. Ecco, per Mondello ho tante belle idee, ma devo essere più stabile per poterle mettere in atto. Spero il più presto possibile».

Sarebbe veramente una bella cosa sapere che la Rita Dalla Chiesa che tutti conosciamo per i momenti che abbiamo trascorso con lei attraverso i suoi programmi televisivi, possa diventare la vicina, l’amica, la palermitana che si prende cura anche della nostra città. Città che, già ieri, le ha reso omaggio con un bel mazzo di fiori in occasione della cena di gala organizzata dall’Accademia di Sicilia, accogliendo la felicità di tutti nel conferirle questo ambito premio.

«Siamo veramente onorati di avere ospite la signora Dalla Chiesa per un’occasione del genere – ha detto il consigliere comunale, Giulio Cusumano, in rappresentanza dell’amministrazione comunale – . E’ un altro tassello prezioso che collochiamo in un cammino lungo e gioioso, che avvicina alla nostra città persone sensibili come lei, che la amano e credono si possa fare sempre qualcosa di bello per arricchirla e renderla ancora più speciale».