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Udine rende omaggio a Tina Modotti, artista appasionata alla denuncia sociale delle immagini, nonché attivista politica, con una retrospettiva allestita presso il museo d’arte contemporanea casa cavazzini (dal martedì alla domenica dalle 10.30 alle 17. Ingresso 5 euro intero, 2,50 euro ridotto). Originaria di Borgo Paracchiuso, poco distante dalla città friulana, Tina Modotti in realtà si allontanò quasi subito dall’Italia spostandosi prima insieme alla famiglia e, appena cresciuta, da sola, soprattutto negli Stati Uniti, dove fu anche apprezzata attrice, e nel suo adorato Messico dove morì all’età di 45 anni.

Proprio quel Messico che la scelse come “fotografa ufficiale” del movimento muralista messicano, nel 1929 la consacrò con “La prima mostra fotografica rivoluzionaria in Messico” e, dopo appena un anno, ne decise l’espusione.

Per Modotti la fotografia aveva la forza di raccontare la realtà in maniera fedele e rappresentava già dall’inizio della sua passione per l’immagine una sorta di documentario sul mondo.

La mostra, curata da Paolo Ferrari e visitabile fino al 28 febbraio, espone fotografie, lettere, cartoline, ritagli di giornali, video e materiale nuovo, come le 18 fotografie sulle Scuole libere di agricoltura di Città del Messico, frutto di una donazione, o finora inedito così come i documenti e le immagini ereditate dalla sorella Jolanda Modotti.

Info: Museo d’Arte Moderna e Contemporanea – Casa Cavazzini, via Cavour 14 – Udine Tel. 0432 1273772 – casa.cavazzini@comune.udine.it